Si narra che Benevento sia stata fondata da Diomede, mitico eroe della guerra di Troia, che assunse poi un importante ruolo quale diffusore della civiltà, soprattutto nell'adriatico. Qui portò una zanna del cinghiale caldonio, che rappresenta ancora oggi il simbolo della città di Benevento. Qui, secondo Procopio di Cesarea, ci sarebbe stato l'incontro tra Diomede ed Enea. Una moneta risalente al IV sec.a.c. , riportante l'emblema del cavallo e la scritta Malies, avvalorerebbe la tesi dell'origine greca.
Nella realtà la città fu fondata dagli Osci, diventando successivamente, una città Sannita. La parola Malies, di origine osca o sannita, è alla base del nome iniziale che era Maloenton, trasformato dai latini in Maleventum. Nel 275 a.c qui i romani sconfissero Pirro, che era venuto in Italia con gli elefanti. Proprio in virtù di questa importante vittoria, il nome della città fu trasformato da Maleventum (che in latino sognificava evento sfavorevole) in Beneventum (cioè evento favorevole).
Attraverso la città di Benevento passava la via Traiana, il nuovo tracciato della via Appia che permetteva di raggiungere la Puglia, da Roma, con diversi giorni di cammino in meno. Tanto che nell'86 a.c. La città fu elevata al rango di municipium.
Dopo la caduta dell'impero romano d'occidente, divenne ducato dei Longobardi. Passata in mano ai Normanni nel 1078 d.c. , rimase poi un'enclave pontificia nel Regno di Napoli, governata da Rettori Papali.
Durante la seconda guerra mondiale , la città fu pesantemente bombardata degli alleati nel 1943, tanto che oltre la metà della città rimase distrutta.

300x200

Chiesa di Santa Sofia

Fu fatta costruire, con annesso chiostro, dal Duca Arechi II per raccogliere le reliquie dei Sanri protettori del popolo Longobardo. Particolarissimo è l'interno, che è...

Approfondisci

300x200

Arco di Traiano

Questo arco fu voluto dell'imperatore Traiano all'inizio della strada Traiana che collegava Roma a Brindisi. È uno degli archi meglio conservati in Italia. "Di tutti gli archi di trionfo dell'antichità...

Approfondisci

300x200

Teatro Romano

Fu costruito sotto l'imperatore Adriano è ingrandito ,successivamente, da Caracalla. Ricorda il Teatro Marcello di Roma. Oggi, del l'antico splendore, conserva solo la cavea...

Approfondisci

400x267

Sant'Ilario a port'Aurea

Questo splendido complesso monumentale di epoca alto medioevale, oggi sede del vicino Arco di Traiano, offre la possibilità di effettuare una piacevole passeggiata tra curati sentieri erbosi che si diramano tra scavi archeologici.
Altri luoghi di interesse da da vistare sono: Museo del Sannio e Museo Arcos , Ponte Valentino, Anfiteatro Romano, Arco del Sacramento, I santi Quaranta, Obelisco egizio del tempio di Iside, Bue Apis, mura Longobarde, Chiesa del Santissimo Salvatore, Chiesa di San Francesco alla Dogana, Chiesa di San Donato, Palazzo Paolo IV, Villa dei Papi, Chiesa di San Filippo, Chiesa di San Bartolomeo, Fontana a Papà Orsini, Basilica della Madonna delle Grazie, Teatro Comunale Vittorio Emanuele, la Villa Comunale.

300x200

Duomo

Iniziato in età longobarda , e poi ampliato nel XII secolo con forme romaniche, fu gravemente danneggiato durante i bombardamenti del 1943. Di antico conserva il campanile...

Approfondisci

300x200

Rocca dei Rettori

Questo castello fu fatto erigere da Papà Giovanni XXII sui resti di un precedente fortilizio longobardo, sul punto più alto della città, come rifugio per i Rettori beneventani...

Approfondisci

300x200

Hortus Conclusus

Presente all'interno dell'antico orto medioevale del convento dei Padri Domenicani. Dal 1992 ospita una installazione dell'artista locale Mimmo Paladino, uno dei più grandi...

Approfondisci

400x267

Iside, le streghe e i miti di Benevento

La storia vuole che le streghe di Benevento si raccogliessero attorno ad un noce magico, in un rito magico detto Sabba. Le streghe si preparavano al sabba cospargendosi il petto con un unguento, dopodiché uscivano volando sulle proprie scope di saggina, al suono dell'antico adagio: unguento,unguento, portami al noce di Benevento, sopra l'acqua e sopra il vento, e sopra ogni altro maltempo. Ai sabba sotto al noce prendevano parte streghe di diversa provenienza. Questi consistevano in banchetti, orge con spiriti e demoni sotto forma di caproni o gatti. Dopo le riunioni le streghe seminavano il terrore. Si credeva che causassero aborti, deformità nei neonati...

Approfondisci

Torna alla HomePage del nostro sito B&B Suite Mirafloris



Chiesa di Santa Sofia

300x200

Fu fatta costruire, con annesso chiostro, dal Duca Arechi II per raccogliere le reliquie dei Sanri protettori del popolo Longobardo. Particolarissimo è l'interno, che è definito dai critici "unicum architettonico", e si articola su due piante: una esagonale al centro , sormontata da una cupola, e un'altra decagono le esterna. La chiesa è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.


Chiudi

Arco Traiano

300x200

Questo arco fu voluto dell'imperatore Traiano all'inizio della strada Traiana che collegava Roma a Brindisi. È uno degli archi meglio conservati in Italia. "Di tutti gli archi di trionfo dell'antichità, questo di Benevento in onore di Traiano era il più nobile a giudizio degli intendenti; e per la ragione che superava tutti gli altri nel l'eccellenza, e bellezza del lavoro, gli fu dato il nome di "porta aurea" che ancora oggi conserva"


Chiudi

Teatro Romano

300x200

Fu costruito sotto l'imperatore Adriano è ingrandito ,successivamente, da Caracalla. Ricorda il Teatro Marcello di Roma. Oggi, del l'antico splendore, conserva solo la cavea semicircolare , divisa in tre ordini, l'orchestra e parte della scena; splendide testimonianze delle sue grandiose originali proporzioni.


Chiudi

Duomo

300x200

Iniziato in età longobarda , e poi ampliato nel XII secolo con forme romaniche, fu gravemente danneggiato durante i bombardamenti del 1943. Di antico conserva il campanile, che presenta su un lato, il cinghiale che è simbolo della città. L'interno , invece è moderno, perché interamente ricostruito nel 1950.


Chiudi

Rocca dei Rettori

300x200

Questo castello fu fatto erigere da Papà Giovanni XXII sui resti di un precedente fortilizio longobardo, sul punto più alto della città, come rifugio per i Rettori beneventani, minacciati da una sollevazione popolare. I benedettini vi ebbero un monastero. Le sue segrete, tra il '500 e '800 , furono adibite a carcere.


Chiudi

Hortus Conclusus

300x200

Presente all'interno dell'antico orto medioevale del convento dei Padri Domenicani. Dal 1992 ospita una installazione dell'artista locale Mimmo Paladino, uno dei più grandi esponenti della Transavanguardia. Tali opere ben si sposano con reperti di epoca romana, a testimonianza della lunga ed articolata cultura beneventana.


Chiudi

Iside, le streghe e i miti di Benevento

300x200

La storia vuole che le streghe di Benevento si raccogliessero attorno ad un noce magico, in un rito magico detto Sabba. Le streghe si preparavano al sabba cospargendosi il petto con un unguento, dopodiché uscivano volando sulle proprie scope di saggina, al suono dell'antico adagio: unguento,unguento, portami al noce di Benevento, sopra l'acqua e sopra il vento, e sopra ogni altro maltempo. Ai sabba sotto al noce prendevano parte streghe di diversa provenienza. Questi consistevano in banchetti, orge con spiriti e demoni sotto forma di caproni o gatti. Dopo le riunioni le streghe seminavano il terrore. Si credeva che causassero aborti, deformità nei neonati, facessero dispetti, facendo trovare le criniere dei cavalli intrecciate. Ancora oggi nei paesini del beneventano circolano voci secondo le quali le streghe rapiscano dalle culle i neonati, per passarseli tra di loro e riportarli infine al loro posto. Tre erano le tipologie di streghe a Benevento: 'a janara, 'a zoccolara, e 'a manolonga. La leggenda delle streghe di Benevento è una delle ragioni principali della fama nel mondo della nostra città. Tanto che molti artisti, scrittori, musicisti hanno tratto ispirazione da questa leggenda. Secondo alcuni la leggenda è da far risalire al periodo longobardo, quando gli invasori adoravano un serpente d'oro (probabilmente legato alla dea Iside, che era dominatrice dei serpenti). I longobardi cominciarono poi a celebrare presso il fiume Sabato dei riti particolari, che sono stati all'origine dell'idea dei riti delle streghe. Un sacerdote di nome Barbato accusò i dominatori di idolatria , ed egli stesso abbattè il noce sacro, strappandone le radici. In realtà la leggenda delle streghe deriva da una serie di fattori diversi, ma in particolare è da collegare all'antica venerazione, presso la città di Benevento, della dea Iside e della dea Diana. Il culto di Iside, e successivamente l'affermarsi del mito del streghe é legato, senza dubbio, alla energia magica di questo territorio. La fondazione della città in una confluenza fluviale, così come avviene per Torino e Praga, pone la conca di Benevento tra i nodi cruciali del "reticolo energetico" sacro che avvolge e vivifica la Terra. La costruzione di un tempio dedicato ad Iside, la potente dea e maga egizia, unico in europa ad essere costruito con materiali, tecniche ed arredi, originari dell'Egitto, è la conferma del primato magico che questa città vanta nell'Italia intera e nel mondo. L'altra divinità molto venerata in città era la Dea Diana, Signora e Matrona del Sannio, le cui sacerdotesse e seguaci, dette janare, erano le depositarie di un sapere astronomico e religioso senza tempo. Il termine janara era la trascrizione dialettale del latino dianara , che significa "seguace di Diana". In quanto personaggio cardine della leggenda che più caratterizza la cittá di Benevento e nonostante che la sua immagine venga spesso confusa con lo stereotipo della strega cattiva, la janara è, in realtà, il simbolo della vita vissuta in armonia con la natura, ossia in sintonia con la madre Terra. Si ritiene che le ultime vestali del tempio di Iside e Diana a Benevento , scacciate dalla città, furono costrette a vivere nei boschi della valle del fiume Sabato, e siano le progenitrici delle janare, le quali conoscevano il ciclo dei pianeti, e i rimedi fito-terapici. Secoli fa, quando non esistevano ospedali o ambulatori medici, era proprio a loro che si rivolgevano le genti locali per essere curate. Reale,invece, fu la persecuzione delle streghe, iniziata con le prediche di San Bernardino da Siena, che nel XV sec. predicò pesantemente contro di esse, ed in particolare contro quelle di Benevento. Egli stesso le indicava come causa di sciagure e sosteneva la tesi secondo la quale dovessero essere sterminate. Nel 1486 fu pubblicato il Malleus Maleficiarum, che spiegava come riconoscere le streghe, come processarle ed interrogarle con torture atroci. Proprio attraverso tali torture furono raccolte diverse confessioni, nelle quali si parlava di sabba a Benevento, di voli, della pratica di succhiare il sangue dei bambini. Perlopiu le streghe erano mandate al rogo o al patibolo.


Chiudi